Due storie artistiche che si incrociano in un punto comune. Diegolandi fotografo fissa da decenni con i suoi obiettivi i più importanti istanti di musica e spettacolo della città.
Bottegavaga lavora da tempo per far continuare a vivere la magia della Commedia dell’Arte osando, sperimentando, azzardando un ardito equilibrio tra fedeltà ad una tradizione centenaria e contaminazione col contemporaneo. Usa la potenza ingenua delle maschere per esprimere il proprio ideale di teatro. Un teatro universale, in grado di arrivare ad un pubblico di tutte le età e nazionalità. Un teatro sincero e immediato, in cui l’energia e l’autenticità degli attori conquisti gli spettatori e li porti in una dimensione di gioco, facendoli tornare bambini. Un teatro essenziale, senza “effetti speciali”, in cui il corpo è protagonista assoluto.

Fringe è il punto comune, la parola chiave che ha messo in relazione e in comunicazione Diego con Alberta, Vanni, Bettina, Valerie e Christian. E’ accaduto a Edimburgo, durante lo storico Festival Internazionale del Teatro dove gli attori hanno messo in scena tutte le sere di agosto, per 30 giorni consecutivi, il loro “Arlecchino Torn in Three”. Diego ha seguito la compagnia per una settimana durante le prove, durante gli spettacoli, durante i momenti di quotidiano fervore cogliendo gli attimi più intensi nei luoghi più significativi di Edimburgo. In questa “Atene del nord”, pulsante di energia e mistero, l’arte del fotografo si è unita all’arte dell’ attore. L’occhio del fotografo ha carpito lo strumento più creativo e versatile dell’attore, il corpo, presentandone una versione intensa e profonda in esposizione per la prima volta proprio qui al Vapore.