Mar ghe sará e la Linea del 2020
Storie e utopie scritte e cantate

ore 19.30 il libro “La linea del 2020” di Stefano Pesce e Cristina Cervesato (Helvetia Editrice)
modera Andrea Saccoman, cantante e counselor

interviene Joy Antonella Patrick per Cercasi Libri (Disperatamente) – blog che condivide riflessioni di tre giovani e appassionate lettrici sempre alla ricerca di nuove letture stimolanti, arricchenti, che consentano di esplorare nuovi orizzonti sconosciuti, e che restituiscano l’ebbrezza del viaggio.

Il 2020 sarà ricordato come l’anno del Covid-19, linea di confine tra un prima e un dopo talvolta tragico. Per Stefano, fondatore del Vapore, i mesi di chiusura del locale sono stati un’occasione unica per prendersi del tempo e scrivere. Una scrittura libera, senza una traccia predeterminata, uno “zibaldone” – come l’ha definito Gianfranco Bettin – costruito su spunti di lettura, ascolti radiofonici, schegge di concerti, incontri con musicisti, ma anche idee per una futura svolta ecologica. Un gioco di ritmiche, fraseggi e rimandi, nel quale le linee di Cristina Cervesato si sono inserite come parte essenziale dell’armonizzazione.

ore 21.00 il live Maestral
Sergio Renier, voce e chitarra
Walter Lucherini, fisarmonica e bandoneon
Riccardo De Zorzi, bouzouki e basso elettrico
Nicola Gomirato, chitarre
Uccio Rizzo, batteria

I testi delle canzoni, intimi e colloquiali, sono legati al territorio e ispirati come musiche al cantautorato lagunare degli anni settanta.
Maestral nasce ufficialmente con l’uscita del singolo “Par ti” avvenuta il 17 luglio 2021, giorno della festa del Redentore, evento molto sentito dagli abitanti della città lagunare e della terraferma. L’intero lavoro intitolato Marghesarà è stato pubblicato il 19 settembre 2021.
«Il titolo nasce da un gioco di parole che trasforma il nome Marghera (Mar ghe gera – C’era il mare) declinandolo al futuro – afferma la band – All’interno della canzone che dà il titolo al disco abbiamo avuto il piacere di ospitare il cantautore Gualtiero Bertelli. Il testo vuole essere un augurio di riscatto per un territorio che ha pagato a caro prezzo l’industrializzazione degli ultimi decenni».