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Dinner set 21.00/Nite set 23.00
Roberto Gatto – batteria | Alessandro Lanzoni – piano | Alessandro Presti – tromba | Matteo Bortone – contrabbasso.
I grandi non smettono mai di cercare e Roberto Gatto continua il suo impegno per far crescere il movimento jazz in Italia sperimentando sempre nuove formazioni con alcuni dei migliori giovani talenti. Con questo nuovo gruppo ancora una volta il leader batterista si cimenta nella costruzione di un repertorio e di un’atmosfera perfettamente bilanciata tra lo studio continuo dei grandi classici e la riproposizione di brani della nuova onda compositiva del jazz internazionale.
Impostosi sulla scena jazzistica nazionale a metà degli anni ’70, Roberto Gatto – classe 1958, con un percorso che non conosce battute d’arresto da circa quarant’anni – non ha mai esaurito la sete di ricerca e sperimentazione. Caratteristica quest’ultima che, unita a straordinaria perizia, ha condotto il batterista a scrivere parte della storia del jazz italiano. Tolte le vesti di prestigioso sideman a fianco di protagonisti nazionali (Enrico Rava, Enrico Pieranunzi) ed internazionali (Johnny Griffin, John Abercrombie, Chet Baker, Steve Lacy, Pat Metheny, Bob Berg, Curtis Fuller, George Coleman, Joe Zawinul ecc.), Gatto ha intrapreso con maggior vigore l’attività di leader dando vita a proprie formazioni foriere di progetti originali, mai scontati. Da citare in tal senso l’apprezzato PerfecTrio completato da Alfonso Santimone e Pierpaolo Ranieri, il recente New York Quartet, indice di sempre più frequenti soggiorni nella Grande Mela, che vede il batterista dialogare con gli ottoni della giovanissima sassofonista cilena Melissa Aldana, accanto a Nir Felder e Joe Lepore, e l’ultimo nato play Zappa con i Quintorigo, un lavoro soprattutto live dedicato a uno dei suoi artisti più amati definito il migliore e più convincente omaggio jazzy alla musica di Frank Zappa.
Con questo nuovo quartetto, Roberto Gatto ritorna alla dimensione acustica con tre giovanissimi compagni di palco, sicuramente tra i più promettenti musicisti della nuova generazione del jazz italiano: la collaborazione con giovani talentuosi non gli è nuova e viene spontaneo il riferimento all’impegno nella divulgazione da parte di un grande artista che nonostante il successo a livello internazionale continua a spendersi per la formazione dei musicisti di domani.
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